Affrontare un Disturbo del Comportamento Alimentare (DCA) di tipo evitante-restrittivo può essere un percorso lungo e complesso, soprattutto quando le difficoltà alimentari si intrecciano con un vissuto di trauma.
Per più di un anno Paola (38 anni) ha cercato di uscirne, con diversi tentativi e il supporto di alcuni specialisti. Ma nulla sembrava funzionare davvero.
Lo stress post-traumatico legato a una relazione di violenza le aveva lasciato un senso profondo di insicurezza e la sensazione costante di essere bloccata. Era stanca, frustrata, e avevo quasi perso la fiducia nella possibilità di stare meglio.
In questo articolo ti raccontiamo un pezzo della storia di Paola che ha cominciato il suo percorso online insieme all’équipe di Comestai.
Un approccio nuovo, su misura per me
Poi ho incontrato Comestai, e tutto è cambiato. Ho potuto mantenere il mio psicoterapeuta di fiducia, ma il lavoro è diventato finalmente integrato: insieme alla Dott.ssa Abate, la dietista del centro, abbiamo trovato un modo per proseguire senza che mi sentissi soffocata dall’“urgenza di guarire”.
La Dott.ssa Abate ha una sensibilità rara. È capace di valorizzare ogni piccolo passo avanti, ma anche di restare accanto nei momenti di blocco, senza forzature, senza giudizio. Con lei ho scoperto che anche fermarsi può essere parte del percorso.
Nel percorso di supporto nutrizionale che è stato costruito non c’è rigidità, non si tratta di una gabbia: è un orientamento gentile. Le porzioni sono pensate su misura per me – “le porzioni di Paola”, le chiamiamo – e tengono conto del mio sentire, dei miei limiti, delle mie possibilità di ampliamento. Ho iniziato ad aumentare lievemente di peso, ma soprattutto mi sento più forte, più viva, più sicura.
Sentirsi supportati, sempre
Accanto a questo, c’è la presenza costante di Valeria, la psicologa di Comestai. È anche grazie a lei se oggi continuo il mio percorso con il mio psicoterapeuta originario: non mi ha mai forzata a cambiare, ma mi ha sostenuta nel fare la scelta che sentivo giusta per me. E sapere che c’è, che posso contare su di lei in ogni momento, è un sollievo enorme.
Un consiglio a chi è in dubbio
Se stai leggendo questo articolo e ti stai chiedendo se rivolgerti a Comestai, il mio consiglio è: fallo, senza timore. Anche solo per un primo colloquio esplorativo.
I percorsi qui non sono standardizzati, ma costruiti insieme, rispettando i tuoi tempi, le tue emozioni, la tua disponibilità. Puoi scegliere la frequenza degli incontri, e c’è sempre una presenza – telefonica o via messaggio – nei momenti difficili, o anche solo per condividere una piccola vittoria.
In questo percorso un ruolo importante lo hanno i professionisti che incontro: “De-costruire e ri-costruire insieme, attraverso gli strumenti della riabilitazione nutrizionale, in uno spazio dove potersi sentire accolti e dove non c’è giudizio.” – racconta la Dott.ssa Abate, referente nutrizionale e dietista di Comestai. “Questo è quello che stiamo facendo nel percorso con Paola e che quotidianamente facciamo in Comestai. Affinché ogni persona possa ritrovare, passo dopo passo, la propria serenità.”
Dopo tanti tentativi falliti, posso dire sinceramente che Comestai per me è stata una svolta. Un luogo in cui mi sono sentita finalmente accolta, accettata, ascoltata.
E dove, per la prima volta, ho capito che sì, guarire è possibile.